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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

Le tribù, i trafficanti e la rivalità tra i due leader Serraj e Haftar: tutte le insidie della missione italiana in Libia. Cruciale il passaggio sulle regole d'ingaggio: le nostre navi potranno sparare se aggrediti. Gentiloni: "Questo è un passaggio fondamentale per stabilizzare il traffico dei migranti" *

  Il Presidente francese è il convitato di pietra  nella  riunione del Consiglio dei ministri.  Non viene mai nominato ma è chiaro che è con lui che andrebbero scambiati un paio di concetti , e con il suo uomo di riferimento in Libia, il generale  Haftar .  Non c’è tempo,  ora.  Paolo  Gentiloni   deve  a ndare avanti lungo la strada segnata che passa anche, soprattutto, da Tripoli e da  Serraj . Così, invece che discutere su  Macron , il ministro Marco  Minniti  legge ad alta voce la lettera appena arrivat a   dal  governo di unità nazionale libico guidato da al- Serraj . “Chiediamo formalmente all’Italia – dice il ministro dell’Interno leggendo la missiva arrivata da Tripoli -  un sostegno tecnico, logistico e operativo, per aiutare la Libia nella lotta al traffico degli esseri umani e salvare i migranti".  Fin qui,  si può dire che  lo sapevamo già. E’ il passaggio dopo che cambia tutto, la storia e anche la prospettiva.  " Q uesti sforzi  – si precisa -  potranno preveder

Della Vedova: "La Libia non è una partita a chi arriva prima. Macron ha capito la centralità del dossier dopo anni di errori. L'incontro di Parigi solo l'ultimo anello di un percorso avviato dall'Italia nel 2014" *

L'incontro a palazzo Chigi è da poco concluso. Il premier Gentiloni ha ricevuto dal presidente del consiglio presidenziale libico Fayez Serraj la richiesta di "mandare navi militari italiane in acque libiche per contrastare il traffico dei migranti". Una richiesta che potrebbe cambiare del tutto la scena nel Mediterraneo e l'andamento dei flussi in partenza dalla Libia. Serraj, a sua volta, è reduce dallo storico incontro a tre a Parigi con il presidente Macron e il generale Khalifa Haftar. Il premier Gentiloni guarda "con speranza" all'intesa in 10 punti firmata a Parigi. E rivendica "la scelta della Farnesina di mandare a Tripoli il nostro ambasciatore, la nostra presenza militare con un ospedale da campo, il lavoro continuo dell'intelligence, la collaborazione con la guardia costiera libica". L'Italia quindi  "è presente e seguirà questo processo passo dopo passo". Ne parliamo con il sottosegretario agli Esteri Benedetto De

Biffoni, n.2 dell'Anci e responsabile immigrazione: "Bene Berlusconi, i migranti un problema per tutti e da affrontare insieme. Cosa ne dicono i suoi? Se è un bluff, lo capiremo subito"

L'offerta di Silvio Berlusconi per fare un tavolo di unità nazionale sull'immigrazione è "un grande passo avanti. Dimostra che finalmente si è compreso che il dossier immigrazione non può essere argomento di propaganda e di ricerca di consenso in campagna elettorale. Resta da capire - e non è un dettaglio- a chi parla il presidente di Forza Italia visto che prima di tutto dovrebbe parlare ai suoi e ai suoi alleati"..  Matteo Biffoni è il vicepresidente dell'Anci, l'associazione che raccoglie tutti gli ottomila comuni d'Italia, con delega all'immigrazione. È anche sindaco di Prato, comune che aderisce al piano di accoglienza di diffusa, e Matteo Renzi gli ha rinnovato da pochi giorni la delega nel partito all'immigrazione. È dunque l'interlocutore più qualificato, nel Pd e nell'Anci, per ragionare sulla proposta del presidente di Forza Italia lanciata sabato nell'intervista a  Tiscali.it . Biffoni, Berlusconi mette a disposizione "e

Berlusconi lancia il "tavolo di unità nazionale" sull'immigrazione. Poi, a tutto campo sul nuovo soggetto politico di centro, sulla legge elettorale "modello tedesco". A Renzi dice: "Confronto in Parlamento sul sistema di voto"

Il carnet con le richieste di interviste s'è  riempito da un paio di settimane, da quando amministrative e sondaggi danno un paio di lunghezze di vantaggio al centrodestra unito rispetto a centrosinistra e 5 Stelle. TV, radio, giornali di carta e on line, perché il Presidente di Forza Italia ha compreso perfettamente come la comunicazione sia cambiata e debba seguire anche il pubblico dei siti e dei social. Reduce da una spumeggiante serata su La 7, Silvio Berlusconi accetta di consegnare a Tiscalinews alcuni importanti messaggi: ok al nuovo soggetto politico di centro; ecco come cambierà Forza Italia; avanti con un sistema di legge elettorale come quello già arrivato in aula alla Camera; giusto e necessario dare soccorso in mare. Soprattutto, via libera ad un tavolo di unità nazionale per affrontare il nodo dell'immigrazione e degli sbarchi. Infine, una certezza: il suo cuore batte solo per il Milan e non potrebbe mai occhieggiare ad altre squadre.  Presidente Berlusconi, si n